Essere “diversi” implica l’esistenza della normalità Che cosa è la normalità?
La normalità è un concetto complesso e in continua evoluzione che spesso suscita dibattiti e discussioni intense. Definire cosa sia “normale” è una sfida, poiché la normalità può variare in base al contesto culturale, sociale, storico e individuale. Ciò che è considerato normale in una determinata società potrebbe non esserlo in un’altra, e ciò che era considerato normale in passato potrebbe non esserlo più oggi.
A livello generale, la normalità si riferisce a ciò che è conforme alle regole, alle aspettative o agli standard stabiliti da una determinata comunità. Ad esempio, nel contesto sociale, ci si aspetta che le persone seguano le norme di comportamento accettate, come essere rispettose, cortesi e responsabili. Nel contesto medico, la normalità può riferirsi a una condizione fisica o mentale che rientra all’interno di determinati parametri considerati sani.
Tuttavia, la normalità non è un concetto statico e immutabile. Inoltre nessuno ha la possibilità di definire ciò che è normale, considerata l’enorme variabilità degli esseri viventi, che rendono del tutto arbitrario il concetto stesso di “normalità”. Essa è influenzata da fattori culturali e sociali in costante evoluzione. Ciò che era considerato normale in passato potrebbe essere giudicato come obsoleto o ingiusto oggi. Ad esempio, nel corso della storia, molte norme sociali riguardanti l’uguaglianza di genere, i diritti civili o le questioni ambientali sono state ridefinite per adeguarsi a una visione più inclusiva e progressista della società.
Inoltre, è importante notare che la normalità può essere soggettiva e dipendere dall’individuo e dalla sua soggettiva visione del mondo. Ognuno di noi, infatti, ha una diversa percezione di ciò che è normale in base alle nostre esperienze di vita, alle nostre convinzioni personali e alle nostre influenze culturali. Quello che può sembrare normale per una persona potrebbe essere considerato anormale o eccentrico per un’altra.
È anche cruciale evitare di etichettare come “anormali” coloro che si discostano dalle norme sociali dominanti. La diversità è una componente fondamentale della società e ciò che potrebbe sembrare al di fuori dei confini della normalità potrebbe essere un’opportunità per la crescita, l’innovazione e l’apprendimento.
La normalità, quindi, è un concetto fluido che riflette la società in cui viviamo. La sua definizione è influenzata da fattori culturali, sociali e individuali e può variare nel tempo. Dovremmo essere consapevoli della tendenza a giudicare gli altri in base alle nostre idee preconcette di normalità e adottare un approccio più aperto e inclusivo verso la diversità delle esperienze umane.
Siamo tutti diversi, ma qualcuno viene considerato più diverso, così diverso da costituire un intralcio ai propri scopi, fonte di imbarazzo o addirittura un nemico. La storia è piena di esempi drammatici di diversi discriminati o addirittura eliminati. Oggi il vento sta cambiando e la diversità inizia a rappresentare una fonte di arricchimento proprio grazie alle diverse prospettive con le quali viene osservata la realtà. Il contributo diverso dalle consuetudini porta idee nuove e divergenti.
In un mondo che cambia rapidamente, le persone e le idee diverse possono essere il vantaggio competitivo tanto desiderato dalle aziende e una occasione straordinaria di giustizia ed equità sociale.
Diversi nella forma, uguali nell’importanza ricoperta nello sviluppo dell’umanità.
Maurizio Massini